giovedì 30 dicembre 2010

FELICE ANNO NUOVO, FELICE STIL NOVO!

Primo, col. Nero Opaco

È inizio gennaio del 2009, le vacanze natalizie sono giunte al termine e in un abitacolo in viaggio da Corato a Milano due dei tanti migranti italiani tornano alle loro vite, lasciandosi alle spalle famiglia e ricordi di un ennesimo Natale trascorso sereno e tranquillo. Otto ore di viaggio sono lunghe, e i due amici le riempiono con chiacchiere e commenti, ma questa volta la loro conversazione si anima più del solito, si imbastisce attorno ad una idea che uno dei due, Antonio, matura da tempo, e che ha deciso di condividere con Luigi, amico di sempre, di cui ammira pragmatismo e risolutezza.
Nasce così un’avventura, una storia di creatività e intraprendenza che ha dato origine ad un oggetto destinato a diventare culto. Questa è la vera storia del papillon di ceramica.
Incontriamo Antonio Patruno Randolfi e Luigi Arbore nella loro città natale, Corato, una ridente cittadina situata nell’entroterra barese. La loro storia è comune a tanti ragazzi del Sud, partiti ancora imberbi ad affollare le città del Centro-Nord per inseguire un’ambizione. A Corato i due ragazzi hanno mosso i primi passi, hanno intrapreso la loro formazione, hanno coltivato sogni e prefigurato il loro avvenire; qui tornano sempre con piacere ogni volta che lavoro e impegni lo permettono; a questa città hanno dedicato il nome del loro brand, un nome poco spendibile, decisamente anti-marketing, ma che vuole essere omaggio alle origini e titolo sofisticato delle loro creazioni: nome che non pretende di veicolare il prodotto, bensì l’esatto opposto. E il prodotto in questo caso è un delizioso papillon in ceramica, una felice intuizione tradotta egregiamente in un manufatto che si lascia ammirare, accarezzare e finalmente indossare.
Antonio Patruno Randolfi indossa Primo Nero Opaco
Cor Sine Labe Doli è il motto della città di Corato, e significa “cuore senza macchia di tradimento”; un richiamo ad un mondo ormai lontano, che racchiude l’idea di una eleganza maschile sintetizzata in un simbolo, il papillon: anteprima inoltre di un total look che al momento è ancora allo stato embrionale di sogno. Già, perché i due talentuosi ragazzi stanno effettuando il percorso a ritroso, partendo dall’accessorio per arrivare un giorno ad una intera linea d'abbigliamento foriera dei loro valori estetici.
Ma torniamo al nostro racconto. È il 2009, Antonio e Luigi decidono di dare vita al sogno, dedicando il poco tempo libero lasciato dalle rispettive attività professionali: Antonio lavora nel campo della moda, insegna all’Istituto Marangoni dove si è diplomato come fashion designer, mentre Luigi è product manager per Armani parfums. Viene dunque realizzato un prototipo in tessuto da riprodurre in ceramica. La loro intenzione iniziale è di radicare la produzione a Corato, ma ben presto devono fare i conti con una certa lentezza, indolenza, mancanza di professionalità che ancora oggi incancreniscono il Sud Italia. I tempi stringono, la partecipazione ad alcuni concorsi richiede il prototipo, e allora si cercano artigiani in tutta Italia, e alla fine li si trova nella città di Marostica, in provincia di Vicenza. 

Luigi Arbore indossa Primo Nero Lucido
Ai ceramisti viene fornito un prototipo di tessuto che non è la cravatta a farfalla, bensì un farfallino premontato, la cui arricciatura è ottenuta con la tecnica del moulage. Il prodotto finale soddisfa appieno le aspettative dei ragazzi, e nasce così Primo, primo papillon del brand e primo papillon in ceramica nella storia della moda e del costume. Declinato in 5 varianti, Primo viene proposto, nel novembre 2009, in uno showroom milanese. Finalmente arriva il successo, e insieme ad esso i primi clienti. Si decide dunque, nel gennaio 2010, di partecipare a Pitti Uomo a Firenze, e vengono messe a punto nuove varianti di colore e di finitura.
Il brand fa parlare di sé, e si conquista anche l’apparizione su riviste di moda fondamentali come Vogue e Marie Claire. È fatta, ma Antonio e Luigi sanno che bisogna battere il ferro finchè è caldo, e propongono nuove varianti. A giugno 2010 sono presenti di nuovo al Pitti e subito dopo al White di Milano, dove presentano un nuovo prodotto, la cravatta con il nodo di ceramica: anche qui l’artigianalità è un must, e così per il corpo in tessuto ci si affida ad uno storico cravattificio milanese che lo realizza interamente a mano, mentre il nodo in ceramica è messo a punto dagli affidabili artigiani marosticani.
Solleticare la vanità dell’uomo è uno degli obiettivi del brand, ma sempre in maniera sobria e raffinata, puntando al dettaglio, calibrando i toni, senza sconfinare nel cattivo gusto. Una idea di moda lontana dal concetto di status urlato attraverso capi d’abbigliamento pretenziosi e appariscenti, loghi invasivi e cafoni; una idea di moda che conquista lentamente, e si conquista i suoi proseliti navigando nel web e raggiungendo luoghi remoti, attestandosi su mercati lontani, da New York a Londra ad Hong Kong.
 Le idee non mancano, e Cor Sine Labe Doli sarà presente tra poche settimane a Firenze, al Pitti Uomo: questa volta, accanto ai classici papillon, ci sarà un nuova creatura pensata appositamente per la donna, ma di cui non sveliamo ancora nulla. Non ci resta che attendere le novità e tifare per una giovane realtà che, nonostante le difficoltà del momento, insegue un sogno restando legata al proprio Paese e cercando di migliorarlo dall’interno.


mercoledì 29 dicembre 2010

DIAMONDS ARE A GIRL'S BEST FRIEND


I migliori amici delle donne sono i diamanti, ma sono tante le donne che soffrono di solitudine! 
Se questa vita non sarà  generosa con voi, non disperate: tra qualche secolo potrebbe accadere al vostro teschio di essere acquistato da un artista quotato, essere riprodotto in platino e ricoperto di migliaia di diamanti purissimi. Eccezion fatta per la dentatura, quella originale. Quindi smettete di fumare, stop a caffè e tè: bisogna arrivare preparati all'evento, non vorrete mica contaminare la lucentezza dell'opera d'arte con degli orribili denti gialli!



venerdì 24 dicembre 2010

BUNKER VOL. 3

Tic tac Tic Tac Tic Tac…il tempo scorre veloce per Bunker, negozio a tempo determinato, e allora si cambia, si apre il sipario su di una nuova scena.
Mercoledì 22 dicembre, al civico 56 di via Braccio da Montone, il Bunker ha svelato la sua Intima Essentia, progetto nato dalla collaborazione di Bunka Lab con la poliedrica artista Maria Carmela Milano. Non è certo facile riportare un’artista come Maria Carmela con i piedi per terra, nella prosa dell’abbigliamento e della moda, ma Bunka Lab ha vinto questa sfida, senza corromperne affatto la poesia. Il lavoro della visual artist esplora da anni il regno del corpo, esteriorizzandone le profondità più recondite, ritenute veicoli di emozioni.


Nascono così i coprispalla, che sono allo stesso tempo corazza e mezzo di espressione dell’Io, e le tutine radiografiche in nylon. Il riferimento alle viscere diviene esplicito nelle installazioni, dove Maria Carmela, armata di ferri e lane, confeziona cuori fegati pancreas, esposti su morsetti con pinze a coccodrillo, mutuati dal mondo dell’elettronica. L’effetto è tutt’altro che macabro, a tratti gioioso e divertente, tanto che gli organi divengono brooches per ornare sciarpe e cappotti. I materiali usati sono fibre naturali reperite un po’ ovunque, dalle mercerie più nascoste della capitale alla Fondazione Pistoletto, che recupera scampoli dalle aziende del biellese ridistribuendole a creativi famelici, per essere disfatte e riportate a nuova vita.


L'artista Maria Carmela Milano

martedì 21 dicembre 2010

PANDALIKES


Abbiamo conosciuto Giacomo Bevilacqua una sera di qualche anno fa, a Roma, presso il Circolo degli Artisti, e ci aveva omaggiato con questo schizzo estemporaneo. La rapidità del tratto e l'estrema simpatia del personaggio gli hanno procurato l'attenzione de La7, che da oggi 21 dicembre regalerà ai suoi telespettatori delle brevi strisce quotidiane del già familiare Panda. Congratulazioni a Giacomo e alla dinamica emittente televisiva, sempre attenta ai giovani talenti.




Date un'occhiata QUI.

lunedì 20 dicembre 2010

USA E RIUSA

Quando un concetto è di moda, spesso si snatura della sua sostanza e diviene un tormentone, una facciata che fa bene al marketing ma che cela dietro di sè metodi e prassi vecchie e immutate. È quanto negli ultimi anni è accaduto al concetto di ecologia e sostenibilità: non vi è società, dal settore alimentare a quello dell'abbigialmento e del del design, che non abbia la sua linea Bio, Eco, Verde.

Influenzati dal trend, numerosi sono i designer che si cimentano con cartone, plastica, materiali di risulta, ma ce n’è uno che lo ha fatto, a nostro avviso, meglio di tanti altri, e che può essere paragonato ad un architetto gotico: egli sfida la massa, alleggerisce i materiali sfruttandone al massimo le proprietà strutturali e concentra la materia nei punti nevralgici della struttura, dando vita ad un manufatto leggero e funzionale.
Lady
Generoso design, all'anagrafe Generoso Parmegiani, ormai da anni si cimenta nel disegno di arredi in cartone, e studia i suoi oggetti riducendo al minimo l'utilizzo di collanti grazie ad uno studio attento sui sistemi di giunzione: i suoi oggetti assomigliano a degli origami, sono fogli di cartone (pensate all'ottimizzazione del trasporto, parametro che influisce molto sulla sostenibilità di un oggetto) che, una volta acquistati, si assemblano rapidamente e danno vita ad elementi di arredo dotati di notevole capacità portante, contro ogni apparenza. All’inizio sarà dura fidarsi ed abbandonarsi al comfort delle sue poltrone, ma fate un salto alla Casa dell'Architettura di Roma e accomodatevi pure sulla poltrona Lady: se pesate meno di due quintali, siate certi che non cascherete miseramente a terra suscitando l’ilarità degli astanti!
Se invece pesate più di due quintali, dovrete accontentarvi di un sonnellino sulla chaise longue Dondò: coraggio, non si può avere tutto dalla vita!

Chaise longue Dondò

giovedì 16 dicembre 2010

N.T.D: Negozio a Tempo Determinato

La città, si sa, è un palinsesto dove si scrive cancella riscrive lasciando qua e là tracce del passato. I negozi aprono, chiudono, si ingrandiscono, si riducono a seconda delle alterne vicende del mercato, lasciando traccia nella memoria e ridisegnando il profilo di un quartiere. 
Accade a Roma, al Pigneto, al civico 56 di via Braccio da Montone, che un negozio apra i battenti sapendo già il giorno della sua chiusura: è il negozio a tempo determinato o, in termini cool, "temporary store": l'idea è quella di riunire in un unico spazio diversi brand emergenti della scena romana, facendo coesistere moda e design in un caleidoscopico confronto e reciproco arricchimento.
Nasce così Bunker, che fino al 30 dicembre oltre ad uno store vuole essere anche un laboratorio di co-working, ossia un posto per lavorare insieme uscendo dal guscio al fine di arricchire il proprio lavoro con inaspettate suggestioni, o per stringere alleanze e partorire nuovi progetti. Un luogo dove i giovani creativi si rifugiano in attesa di tempi migliori, ma rinunciando all'isolamento: che bunker sia, ma ben arredato e aperto a tutti!
Numerosi gli ospiti, mutevoli i suoi allestimenti: ogni settimana infatti si cambia, e il mercoledì si inaugura un nuovo allestimento; ieri 15 dicembre è toccato a CO3, laboratorio creativo creatore di oggetti e concetti.

Accanto ad esso il marchio Bunka Lab, tra i promotori dello store, presenta le sue creazioni intelligenti, destinate a persone sensibili e squattrinate: infatti con cifre modiche si può acquistare un capo unico ma non unico, da indossare nei modi più disparati. 

Un corner è dedicato al marchio Misty Beethoven, che a quanto pare sta abbandonando il suo negozio a Monti e lo troviamo qua e là in giro per mercatini, sempre glam e ironico.
Tra i tanti oggetti che arredano lo spazio le creazioni di Avanzi, linea di arredi in cartone e pelle, della leccese Alessandra Bray, che recupera materiali altrimenti destinati al macero. Tanti altri ancora i marchi presenti nello store, immergetevi anche voi nell'atmosfera frizzante e originale del Bunker, potrebbe venirvi in soccorso per i regali di Natale. A meno che non decidiate di astenervi da questa pratica consumistica, quest'anno avrete almeno la scusa della crisi!

mercoledì 15 dicembre 2010

GENERAZIONE KEEP AWAY FROM FIRE

Giorni fa mi è capitata tra le mani una di quelle variopinte sciarpette con inserti in lurex, una roba talmente scadente che il pensiero del contatto sulla pelle fa venire i brividi, al pari di una unghiata sulla lavagna. Ma la dicitura sull’etichetta “keep away from fire” mi prefigura esiti ben più gravi di un semplice disagio: l’innocente sciarpetta potrebbe trasformarci in una torcia umana al contatto accidentale con una sigaretta, o con un grazioso e innocente caminetto.

Gli eventi che ieri hanno rivoltato il centro di Roma fanno pensare ad una generazione sintetica, talmente disillusa che guarda con voyeuristica morbosità i video della guerriglia urbana su Youtube, aspettando che qualcosa accada, seppure di ingiusto e violento, l’importante è che qualcosa cambi.

È una generazione da tenere lontano dal fuoco, che veste H&M “perché siamo giovani e ci piace rinnovarci ad ogni stagione”, ma poi si superano i trenta e ci si avvia verso gli “anta”, e il guardaroba resta precario, i filati naturali e pregiati un ricordo ormai lontano, o qualcosa di mai sperimentato.

E quando di ritorno a casa per Natale ci ritroveremo un pomeriggio a frugare in soffitta nei bauli dei nostri vecchi, troveremo forse la testimonianza di quando la lana era pura e vergine, e il cotone fresco e pastoso, e li indosseremo per altri anni ancora sfidando i pallini e l’usura.

lunedì 29 novembre 2010

COMPRA UNA VITA

Mancano due giorni al Primo Dicembre, giorno dedicato alla lotta globale contro l'AIDS, e se quest'anno non avete ancora deciso come sostenere la causa, date pure un'occhiata al sito BUY LIFE: potrete acquistare una T-shirt come quella indossata da Willow e Jaden Smith, figli di Will, che si sono prestati a questa campagna insieme a molti artisti.
Un capo basic ricco di significato, che potrete indossare sotto un tuxedo nero oppure in versione XXL sopra i leggings, o più semplicemente sopra un paio di jeans; un capo che stimolerà la curiosità di amici e conoscenti e almeno per una sera vi risparmierà interminabili conversazioni su doppie punte e onicofagia.

venerdì 19 novembre 2010

RALPH LAUREN: THE 4D EXPERIENCE

Ralph Lauren e la quarta dimensione. 
Per festeggiare i primi 10 anni di attività sul web, il celebre brand statunitense ha organizzato due esperienze simultanee in 4d a Londra e New York.
Due spettacoli senza precendenti, che hanno fatto vivere ai fortunati spettatori un'esperienza multisensoriale davvero unica.
Guardare per credere!

                          

mercoledì 10 novembre 2010

LAGERFELD FOR SWAROVSKI

Atelier Swarovski, laboratorio creativo dello storico brand di cristalli, presenta per la stagione AW 2010/11 una collezione firmata Karl Lagerfeld, aggiungendo così un altro nome prestigioso alla lunga lista dei designers che hanno collaborato con il marchio.
Dopo Zaha Hadid, Nicholas Kirkwood, Proenza Shouler, Rodarte,Viktor&Rolf, questa volta scende in campo Karl che ha disegnato una collezione ispirata alla cultura Inca, gioielli dalle forme sinuose tempestati di cristalli e pietre colorate.
Dai fermagli per capelli ai bracciali-manetta da sfoggiare sui 
 polsini della camicia,il tutto per impreziosire di dettagli il vostro look e, ovviamente, per non passare inosservati. 

Se anche voi volete sfoggiare un pezzo d'eccezione firmato Karl Lagerfeld, sappiate che sarà disponibile per sole quattro settimane in pochi e selezionatissimi stores, a partire dal 3 dicembre.

lunedì 8 novembre 2010

SENALES ROJAS - L'ARTE CONTRO LA PROLIFERAZIONE DELLA BARBARIE

Roma svegliati!
Dopo le invasioni barbariche è il momento di combattere le Barbarie, ma non quelle delle armi e i campi di battaglia, ma quelle che vivono tra di noi e che subiamo o, peggio, non vediamo.
Così il mondo dell'arte, come sempre dovrebbe fare, ci corre in soccorso e ci permette di prestare soccorso ai più deboli, agli emarginati e agli invisibili che, per una sera, saranno sotto i nostri occhi con tutto il chiasso possibile.
Questo giovedì, 11 novembre, Roma sarà intrecciata da un fil rouge che partirà dalla Fondazione Volume per snodarsi tra 11 delle più importanti gallerie d'arte contemporanea, e avrà il bandolo della matassa all'IILA (Istituto Italo-Latino Americano).
Qui saranno esposte le opere di alcuni artisti internazionali che ci parleranno delle piaghe sociali, quelle scomode e puzzolenti, quelle che "preferisco non guardare" quelle che però, prima o poi, tutti ci dobbiamo fare i conti.
Perchè la violenza è ovunque e l'emarginazione ancora di più e finchè fanno notizia va ancora bene, ma quando hanno come unico compagno il silenzio, occorre emettere un grido di dolore e di allarme.
Buttiamo un velo rosso sopra all'Uomo invisibile, ok, ci farà un po' paura, ma avremo un'identità con cui dialogare e ci sentiremo tutti quanti meno soli ed individualisti.

SENALES ROJAS - 11 nov 2010 - IILA Roma


Sara Alberani - RadicalArt

venerdì 5 novembre 2010

LANVINHM VOL 2: L'HOMME

Va bene che ti chiami Lanvin, sei francese, sofisticato e allo stesso tempo svecchiato e supercontemporaneo, a tal punto da collaborare con H&M.......
Ma non illuderti di essere tanto autorevole da farci indossare dei pantaloni con coulisse per evitare i quali abbiamo per anni svicolato comitive corsi e serate di salseri!
Non credere, dall'alto dei cieli, di imporci una orrenda maglietta leopardata degna dei più beceri grandi magazzini anni 90, che a malapena tolleriamo su bonarie signore di mezza età con la ricrescita, la gobba di bisonte e spessi strati adiposi amorevolmente fasciati dall'elastam.
Non credere che indosseremo il cappellino blu se non per il prossimo concerto di Vasco, giusto per non omologarci troppo all'onda verde militare. 


Ma resti pur sempre Lanvin, e sui blazer ti risollevi come l'araba fenice dalle sue ceneri, con i profili a contrasto e le linee striminzite come piacciono a noi giovani, che il passo verso il classico lo facciamo ma senza appesantirci...e allora vale la pena di fare un salto al centro commerciale, confondersi a migliaia di ragazzine starnazzanti e imbufalite, arrivare al reparto uomo sgomitando con gay e metro-sexual, provare tutte le giacche e i cappotti e i pantaloni, portandoci in camerino almeno tre taglie per capo, perchè vai a beccare la taglia giusta! E se dopo un intero pomeriggio e diverse compresse di vitamine e sali minerali avremo portato a casa almeno un capo, potremo gridare al miracolo Lanvin!
Altrimenti ci resta una sola opportunità: acquistare un paio di scarpe cromate e scricchiolanti, le  indosseremo al massimo due volte prima che facciano le rughe, ma anche noi avremo un cimelio di questa colossale stagione targata H&M.

DAMN! DAMN! DAMN!


Relax, it's just a new creation by Kobi Levi!

giovedì 4 novembre 2010

ALBER DIO DELL'OLIMPO


Dopo una lunga ed estenuante attesa, finalmente ieri è stato presentato sul sito del noto marchio svedese l'innovativo defilè della star del momento, il mitico Alber di cui già avevamo parlato tempo addietro. E le aspettative di milioni di fan non sono state deluse, alcuni già fanno la fila davanti agli store. 
Ebbene tutto è andato come previsto, la strategia di marketing ha funzionato alla grande, da mesi gli spot circolano sul web rimbalzandosi da un blog all'altro, ma in questa campagna così sapientemente gestita c'è una nota a nostro avviso stonata: alcuni vestiti sono davvero belli, fin troppo oseremmo dire!
Alcuni sono così scultorei e solenni che sembra impossibile personalizzarli, altri hanno una stampa talmente riconoscibile che è già venuta a noia, e che dire dell' oh my god! che tenta di stemperare l'imbarazzo di due vestiti identici che si incrociano? 
Il pappagallo sulla spalla ha un senso su Anna dello Russo, se non altro perchè la sua unicità è salvaguardata dall'esclusività dei suoi capi, ma ora che sono alla mercè di tutti, riuscite ad immaginare l'esercito di ragazze più o meno larghe lunghe spesse che sfoggiano cinguettanti il loro trofeo?
Se già provate orrore per questa immagine che non vi sarà affatto risparmiata nei prossimi mesi, valutate se è il caso di mettere a repentaglio la salute delle vostre unghie dei vostri piedi della vostra schiena dinanzi all'ingresso di uno store, e se la risposta resterà affermativa, perlomeno comprate bene!

mercoledì 3 novembre 2010

COME INDOSSARE UN'OPERA D'ARTE #2

HOW TO WEAR A WORK OF ART #2
BVLGARI INSPIRED JEWELRY...
Meglio gustare un po' per volta info ed immagini sulla creazione dell'artista Anish Kapoor!
...Lasciatevi ispirare...ho visto e rivisto questo video mille volte,ed ogni volta mi sciolgo!


     2010 Bulgari B.Zero1 Collection
       


martedì 2 novembre 2010

COME INDOSSARE UN'OPERA D'ARTE! #1

della serie RADICAL YEAH!
B.zero1 è la linea più di tendenza, dal design che racchiude in sé elementi chiave dello stile BVLGARI interpretata dall'artista Anish Kapoor!




domenica 24 ottobre 2010

ROMA INVASA



Dopo mesi di interrogativi generati dalle colorate piastrelle che riscontravamo in ogni angolo della città, dal Pigneto a Villa Giulia fino a scendere sul lungotevere, la galleria d'arte Wunderkammern ce ne svela finalmente il filo conduttore: è Invader,  un artista anonimo francese classe 1969 che in questa torrida estate 2010 si è divertito a disseminare le sue creazioni virali, aggiungendo la nostra cara vecchia rassicurante immobile città ad una lunga lista di metropoli già toccate dal fenomeno.





E proprio sabato 23 ottobre la galleria ha aperto le sue porte a centinaia di curiosi che si sono spinti in un angolo della città, il quartiere di Torpignattara, pieno di vita, etnie, culture, odori, traffico, smog, edifici dell'anteguerra che ora iniziano a dischiudersi all'arte e alla cultura.
In occasione della mostra "Roma 2010 and other curiosities", gli spazi candidi della galleria ci hanno mostrato l'opera dell'artista a partire dalle immagini dell'ultima fatica romana, passando poi per opere realizzate con la tecnica del Rubik-Cubism che ripropongono icone della storia dell'arte e della cultura di massa, fino poi a scendere nei sotterranei dell'edificio coperti a volta e con le pareti scrostate, dove ritornano gli Space Invaders, ma questa volta sotto forma di neon intermittenti che turbano la penombra delle cantine e convivono con la Medusa del Caravaggio sgranata nei tasselli di Rubik.
La mostra sarà visitabile fino al 21 dicembre, dal lunedì al giovedì dalle 17 alle 20, ma il vero piacere sarà scovare nelle peregrinazioni romane questi piccoli disturbatori delle calde cromie della città.




In the last weeks everybody was wondering the nature of the figures made of colourful tiles appeared everywhere in the city of Rome: yesterday the art gallery Wunderkammern made everything clear, with the vernissage of the exibition "Roma 2010 and other curiosities".
The gallery attracted many people to its location in the Torpignattara district, showing the work of Invader, anonymous french artist who filled, during the last summer,  the walls of the city with his Space Invaders.
The exibition is opened until 21 of december, from monday to thursday in the late afternoon.


mercoledì 20 ottobre 2010

RADICAL CHEAP: NUOVO PIT STOP

Cari Radical cheap, per voi che non rinuncereste mai allo stile ma non disponete di un badget cospicuo, per voi che odiate i centri commerciali ma ci andate ogni tanto ispezionando con precisione chirurgica i templi del fast fashion (ZARA, H&M, BERSHKA, and so on....), da oggi in poi dovete aggiungere un nuovo pit stop alle vostre spedizioni: il brand danese JACK AND JONES, presente già in Italia a Roma, Faenza, Venezia.
Se cercate il vostro nuovo jeans dell'inverno, troverete linee innovative a prezzi non stracciati ma democratici; se è sabato pomeriggio e volete aggiungere una nota di colore al vostro look serale, per pochi euro potrete portare a casa un paio di calzini dai colori acidi, o una t-shirt perfetta per il dj set della notte...ma state sempre molto attenti, perchè anche qui l'effetto tronista è sempre in agguato!


Dear Radical Cheaps, if you want to be cool without a big amount of money, if you hate shopping malls but you go there sometimes just to explore the fast fashion shops and make your affairs, you should add a new pit stop to your trips: danish brand JACK AND JONES now in Italy, in Rome, Venice and Faenza.
There you can get your brand new jeans at the right price, and with few euros you can get your look better and better with acid coloured socks or funny and easy t-shirts...take a look and let me know!

venerdì 15 ottobre 2010

LEGOMANIA



Bocchignano, Roma
I palazzi e l'arredo urbano necessitano di manutenzione. In tempo di crisi, succede che Jan Vormann, artista tedesco giramondo, propone una soluzione originale, divertente e,soprattutto, economica: "riparare" gli edifici con i Lego
L'idea nasce qualche anno fa osservando i palazzi del centro storico di Bocchignano, paese medievale alle porte di Roma. E' da qui che nasce il progetto Dispatchwork grazie al quale le installazioni di Jan hanno  invaso Berlino, prima di sbarcare a New York. 
Da Manhattan ad Amsterdam, da Bocchignano a Tel Aviv, da Barcellona a San Pietroburgo, il giovane artista,con le sue "riparazioni" è riuscito a lasciare i passanti, adulti e bambini, a bocca aperta.
Se il suo obiettivo era quello di rendere la città sempre più "stupefacente"...beh,giudicate voi! 



Buildings and street furnitures need maintenance. In crisis' time, Jan Vormann, a german artist and globetrotter, suggests an original, funny and, above all, economics solution: he fixes buildings with Lego.
The idea was born a few years ago looking at the buildings in the medieval centre of Bocchignano,near Rome. From here comes up Dispatchwork; thanks to this project, Jan's performaces invaded Berlin, before landing in New York.
From Manhattan to Amsterdam, from Bocchignano to Tel Aviv, from Barcelona to St. Petersburg, the young artist was able to let adult and younger bystanders surprised.
If his objectiv was to make the city more and more "amazing"....so, judge by yourself!




Tel Aviv




Berlino



New York
                           

giovedì 14 ottobre 2010

BE REBEL

Quanti di voi hanno mai acquistato un accessorio griffato a prezzi stratosferici? Quanto vi faceva stare bene indossarlo, sentirlo "tagliato" apposta per voi? E che bruciante delusione è stato aver visto lo stesso, profanato da uno qualunque senza stile e senza grazia?
E invece ci sono oggetti, come un orologio Swatch, che per quanto replicati all'infinito posseggono il dono di far sentire unici, coniugando nella giusta misura comfort e stile, adattandosi perfettamente ad ogni outfit, riuscendo dove altri falliscono nel gioco delle dissonanze: pensate alla garbata irriverenza di un tocco acido che fa capolino dalla manica di un tuxedo, o alla nonchalance con cui si mescola ai monili preziosi sul polso di una signora.



Se adorate tutto questo, allora date un occhiata alla New gent collection, ma state attenti, perchè sarete colti da una crisi d'ansia seguita da impulso irrefrenabile a comprarli tutti.
Già, perchè oltre alle irresistibili linee essenziali, scorrendo i colori sarete combattuti tra un classico Black Rebel ed un elegante Petrol Rebel, ma poi scoprirete il Purple, che non è il solito viola, e anche voi che vi eravate battuti contro l'onda viola degli ultimi mesi, pensate che è arrivato il momento di usarlo...allora l'unica soluzione è scaglionare gli acquisti, per arrivare all'ultimo della vostra collezione, da acquistare la prossima estate:
eccolo, radioso, il White Rebel sarà così dannatamente sexy sul vostro polso color cioccolato!

martedì 12 ottobre 2010

RADICAL BLEAH! TIFFANY BATTE CASSA


Sono finiti i tempi in cui la parola Tiffany faceva tornare alla mente le note di Moon River insieme all'imagine di un'icona della cultura contemporanea che guarda attraverso un vetro i feticci di un mondo che tarda ad includerla; oggi la storica casa gioielliera newyorchese ha ben compreso che il lusso costa molto non solo per chi lo compra, ma anche per chi lo produce, ed ha deciso di rivolgere il suo sguardo altrove, sfruttando la potenza del marketing; ecco dunque il fiorire di oggetti del desiderio dalle forme semplici e alla portata (economica e culturale) di tutti, dalle collane ai braccialetti in argento da renderere ancora più vistosi e tintinnanti con gli irresistibili charms, il tutto a prezzi democratici. Un modo facile per dire "ci sono anch'io", inseguendo prodotti di dubbio gusto in cui la potenza del logo vale più della bellezza e del buon gusto; una forma di design che non apporta nessun contributo funzionale nè estetico, ma che fonda le sue solide basi sul senso di rivalsa sociale abilmente incanalato in vacui bisogni sapientemente indotti.

venerdì 8 ottobre 2010

PLAID MON AMOUR

L'inverno è alle porte, e tutti noi già pregustiamo le sue atmosfere letargiche e temiamo le sue mille insidie: virus influenzali, pigrizia, chili di troppo. Perchè, si sa, l'inverno è freddo, uggioso, e cosa c'è di meglio di una domenica passata sul divano a leggere libri, guardare vecchi film, ingerendo ogni ora con la puntualità di un orologio svizzero pillole di crostata, torta della nonna, quadrotti di cioccolata, avvolti nel nostro caldo plaid di cachemire o in un più misero telo di pile che fa "scintille" con la ricrescita delle gambe?
Ebbene, quest'anno la moda viene ancora una volta a salvarci, privandoci di ogni scusa per non mettere il naso fuori di casa. Già, perchè grazie ad alcuni brillanti designer, potremo portarci in giro la nostra copertina di Linus senza che i passanti ci infilino una monetina tra le mani, ma tenendo alto il tasso di stile e glamour.

Il tedesco Wolfang Joop disegna per Wunderkind cappotti in panno grigio dalle linee morbide e destrutturate, che riscalderanno eleganti signore senza impacciarle e camuffando le spesso inevitabili rotondità  stagionali.




Più rigoroso nel taglio, ma pur sempre caldo e confortevole, il cappotto disegnato dal tailandese Phillip Lim, che di scivoloni ne ha presi parecchi sulla passerella Fall 2010, ossessionato come non mai da lane scozzesi e fantasie tartan.

Plaid "il gioco del Backgammon" di Loro Piana
 Per gli uomini le soluzioni non mancano: i più rudi e arditi potranno semplicemente poggiare su una spalla un morbidissimo plaid in cashemere, sempre che abbiano una figura imponente, onde evitare di strascicarlo per le vie della città.

Coloro che preferissero un pezzo più classico ma non banale, ecco il duffle coat proposto da  Maison Martin Margiela, che da qualche giorno ha inaugurato la sua boutique online; da ravvivare eventualmente con un tocco di colore per rompere l'effetto scala di grigi delle lunghe giornate invernali.